Simone Inzaghi affronta le critiche dopo il crollo dell’Inter in Champions League
La sconfitta dell’Inter per 5-0 contro il Paris Saint-Germain nella finale di UEFA Champions League ha sconvolto il mondo del calcio, segnando una delle sconfitte più umilianti nella storia del torneo. La partita ha messo in luce significative vulnerabilità nella difesa dell’Inter, evidenziando in particolare le difficoltà del veterano Francesco Acerbi e la prestazione deludente di Alessandro Bastoni.
La linea difensiva, un tempo considerata un pilastro del successo dell’Inter, si è sgretolata sotto l’implacabile attacco del PSG. Acerbi, a 37 anni, è apparso sopraffatto dalla velocità e dall’agilità degli attaccanti del PSG, mentre Bastoni non è riuscito a imporre la sua presenza, sollevando dubbi sulla sua costanza nelle partite più importanti.
Questa sconfitta ha intensificato l’attenzione sulle decisioni tattiche e sulla gestione della squadra di Simone Inzaghi. Per tutta la stagione, le sostituzioni di Inzaghi, in particolare il frequente abbandono di Bastoni nei momenti cruciali, sono state motivo di contesa. Le analisi indicano che l’Inter ha subito gol poco dopo la sostituzione di Bastoni in diverse occasioni, suggerendo un andamento che potrebbe aver contribuito all’instabilità della squadra.  
Anche l’inclusione di Acerbi nella formazione titolare, nonostante l’età e i recenti problemi di forma, è stata messa in discussione. Sebbene la sua esperienza sia preziosa, la decisione di affidarsi pesantemente a un difensore anziano in una partita di tale portata ha suscitato dibattiti tra tifosi e analisti. 
La sconfitta in finale di Champions League non solo evidenzia i fallimenti tattici immediati, ma evidenzia anche la necessità di una revisione strategica. La dipendenza dell’Inter da veterani come Acerbi e le prestazioni incostanti di giocatori come Bastoni suggeriscono che la squadra debba investire nel ringiovanimento della propria formazione difensiva per rimanere competitiva ai massimi livelli.  
Inzaghi ora si trova ad affrontare l’arduo compito di ricostruire sia la sua squadra che la sua reputazione. La sconfitta è un duro promemoria del fatto che le glorie passate non offrono garanzie nel panorama in continua evoluzione del calcio europeo. Mentre l’Inter guarda al futuro, sarà necessaria un’azione decisa per affrontare le carenze emerse sul palcoscenico più importante.
